La natura trova il suo spazio nelle città moderne. Nell’architettura contemporanea, dal sentore futuristico, angoli verticali e no vengono riservati alla vegetazione che ne contrasta la freddezza e la tecnicità. Un viavai sottile di linee bianche e celeste vitreo di un tessuto barré di Impresa Tessile viene interrotto da anelli di vegetazione che circondano i livelli dell’edificio. L’arco di luce di un’etichetta Graf & Co si diffonde in una nebbia di pioggia artificiale nel buio della notte, che entra dalle trasparenze di un tetto metallico sul giardino illuminato al neon, come un laboratorio spaziale in un film sci-fi. In centro città il muschio cresce da sotto la superficie liscia di un tessuto Borgini Jersey + Fashion Jersey. Le vetrate sono un grande vaso per la parete soffice e variabile di foglie. Da un piccolo ambiente verde si apre una finestra erbosa per affacciarsi sulla volta, una stampa di Arella incornicia l’apertura come un passaggio tra due mondi. Una facciata si lascia inglobare lentamente dalla natura senza porre resistenza, il centro ancora scoperto è un tessuto tecnico Majocchi, NT. Un palazzo si apre in due per mostrare il suo interno: un nastro di Mainetti Reca è un cuore di foglie fresche che traboccano dai balconi degli appartamenti. I giardini salgono i piani di un grattacielo, così macchie di un tessuto in maglia di Maglificio Alto Milanese affiancano i passaggi di cemento. Un manto vegetale riveste il tronco di alberi artificiali incastrandosi tra le sue metalliche ramificazioni e creando la texture di un tessuto Riopele Texteis. Giardini pensili farciscono abbondantemente i balconi, una trapunta di Trapuntatura Bel Punto - Minervahub si scioglie uniformemente sui livelli della costruzione. Nel bosco dell’aeroporto fiorisce una foresta verticale con cascate verdi di un leggerissimo tessuto di M.I.T.I..
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