Per nutrire la curiosità e affinare l’arte della cucina, ci lasciamo guidare dalle mani esperte di uno chef stellato in una lezione a noi riservata. Si comincia dagli ingredienti, da quelle verdure adagiate sul tavolo immacolato che creano un gioco di contrasti gioiosi, simile ai vivaci jacquard di Bedini F.lli. Accanto, si posano i bottoni Gritti 1924 come piccole ciotole colme di spezie, ognuna con il proprio profumo e il proprio colore vibrante. Con dei cucchiai misuriamo le quantità necessarie, e le spezie, muovendosi leggere, richiamano le sfumature dei nastri di Nastrificio Angelo Valera. Le tele Nuova Tessilbrenta – Marzotto Group ci accompagnano nella preparazione dell’impasto: il bianco della farina si apre sullo sfondo scuro come una soffice nuvola. Su un piatto già pronto, un taco dal ripieno colorato attende solo l’ultimo tocco, rievocando le tonalità splendenti delle fantasie Eurojersey; mentre i nastri di Manifattura Modenese, disposti con cura, ricreano l’immagine di una bistecca succosa, decorata da piccoli fiori e rametti arancioni. Il lavoro sull’impasto continua, e il tavolo di legno si copre lentamente di farina: così affiorano il tweed bruno e il rigato grigio di Lanificio Campore, come trame nate dal gesto stesso del cucinare. La lana di Botto Giuseppe si tinge di bianco e di rosa, rispecchiando la dolce armonia della farina e delle uova che si uniranno alla nostra ricetta. Arriva il momento dell’impiattamento ma su un tronco d’albero levigato, che richiama le pregiate lavorazioni di Camac Industria Moda, trasformando la presentazione in un piccolo rito. E, infine, il cotone marrone di Telatex si veste di bianco, come i soffici tronchetti di marzapane ricoperti di una sottile neve di zucchero a velo: l’ultimo gesto di dolcezza che conclude questa lezione, in cui la cucina si fa arte e la materia diventa poesia.
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