A volte, anche gli oggetti più comuni sanno sorprendere, come quando lo sguardo si perde oltre una finestra e incontra scenari che paiono dipinti. Nelle prime ore del mattino, l’aria fresca di montagna sembra aprire una maestosa porta finestra in legno wengé, rivelando il verde rigoglioso della natura e trasformandolo nell’armonioso quadrettato in misto lana di Limonta. Il tenue tartan beige di Lanificio Paultex Gea riflette invece la dolcezza dei raggi di sole che filtrano attraverso le tende bianche, incorniciando un paesaggio urbano che si illumina di calma. Poco distante, un lampadario spento cede la scena alla luce naturale: i fiori sul davanzale si animano di vita, come la seta poetica di Nimue – Compagnia della Lana. Il raso prezioso di Pongees Specialisti in Seta si accende delle sfumature celesti di un mare sereno che affiora dai finestrini d’auto dal fascino vintage. Poi, un palazzo rosato appare dalla finestra di un appartamento, donando all’ambiente la delicata aura del jersey firmato M.I.T.I., mentre il twill bicolore di Tessitura Corti richiama il bagliore dorato che illumina le persone sedute sul ponte di un traghetto. In città, dove case e tetti si inseguono in un ritmo di chiari e scuri, Lanificio Roma si veste della calda morbidezza di un tweed intriso di luce, mentre il tartan in lino di Spence Bryson Linens si erge con l’imponenza di un edificio moderno circondato da vetrate. Lontano, tra le montagne, le rocce abbracciano un lago incorniciato da una finestra bianca, evocando le trame e le geometrie di Tessitura Carlo Bassetti. E infine, la viscosa stampata di Cervotessile ci lascia sognare di guidare verso uno splendido panorama di una cima montuosa ricoperta di neve.
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