Un tuffo nei gloriosi anni ’80, i cui ricordi si tramandano di generazione in generazione. Il viaggio nel passato comincia mettendo sul giradischi un vinile dall’etichetta dello stesso rosa dell’ecologico misto lino di Rossoforte. Via via che il vinile gira e diffonde la sua musica, iniziano a riaffiorare i ricordi come i pomeriggi passati a chiamare le amiche dai telefoni a disco colorati quanto il rigato di Balli Il Lanificio. Ci si divertiva anche allenandosi in palestra, ascoltando musica dallo stereo portatile con le cuffie, indossando leggings di lurex e body scintillanti dal tessuto elasticizzato di Mida 1975. Gli innamorati si davano appuntamento alla pista di pattinaggio, con gli arredi rigorosamente nei colori dell’epoca che creano un’estrosa fantasia sulla tela stampata di Fasac. Tra amici ci si ritrovava in sala giochi, dove le macchine arcade erano illuminate da led prevalentemente viola, come il piumino in fibra riciclata di Thermore - Gruppo Fisi. Scattando una foto in mezzo alle luci colorate, lo sfondo altrettanto viola e il soggetto immortalato avrebbero creato un pattern unico, come quello sul raso in misto viscosa di Neon 1872. Poi, magari, veniva voglia di cambiare vinile ed entra in gioco l’EP dei Duran Duran dall’etichetta bianca e rosa con splendidi giochi di luce che solo le eccentriche zip di Unizip possono ricreare. Così, ritorna in mente quel bacio in una cabina per fototessere, mentre da fuori si vedevano solo i jeans e le sneakers e la cui atmosfera viene ricreata dalle fettucce firmate Nastrificio De Bernardi. Nel frattempo alcuni amici adottavano lo stile punk con gonne abbinate a calze strappate e a giacche rosse impunturate, come il tessuto in cotone e seta di Microtex Cotton Club. Ma purtroppo gli anni ’80, con le Brooklyn da masticare e i maglioni colorati e stravaganti quanto il pattern di Maglificio Ripa, rimangono solo un nostalgico ricordo.
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