Una coccola, non solo un taglio di capelli o una spuntatina alla barba. Da una lunga tradizione rituale dell’eleganza maschile, oggi i Barber Shop ne tramandano il sapore d’altri tempi. I luoghi rispecchiano la cura estetica che guida questo mestiere. Una facciata in stile industriale segnala il salone, sul grigio Polopiqué II - Tecidos si apre la vetrina. Un nastro di Nastrificio Achille Valera Lissoni richiama lo stile rétro del tipico barber pole, immancabile accanto all’ingresso. Entrando, la rossa lana di Mehler Lodenfabrik si intona perfettamente alle poltrone regolabili-reclinabili-girevoli ed estendibili. In ordine quasi maniacale, i rasoi sono in fila sull’attenti e testine nere e dorate, come i bottoni e le fobie di J-Val, trasmettono valore e raffinatezza come l’abbigliamento curato del barbiere. Il tessuto rigato di Tessilidea potrebbe prendere parte al completo. Andare dal barbiere non è solo necessità ma soprattutto un’esperienza. Come in un set, ogni cosa deve essere coordinata alla performance. I grembiuli sono ben scelti, spesso a righe come il tessuto in lana di Vitale Barberis Canonico, gli strumenti giusti sono a portata di mano su un banco nero su cui poggia un pettine dalle setole morbide, ispirando i prodotti di Texcart. Il caratteristico font old school scrive su ogni prodotto: pettini, rasoi e scatolette di sapone da barba, fino ad arrivare sul marrone tabacco di un’etichetta Panama Trimmings. Le zip di Zip Goffredo | Zip GFD scorrono lisce come le forbici al taglio nelle mani sapienti del barbiere, ma non prima di un massaggio rilassante. Il viso avvolto nell’umido e caldo asciugamano è una carezza delicata come il tocco del velluto di Pontoglio 1883.
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